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L'ernia del disco si verifica quando il nucleo interno di un disco intervertebrale fuoriesce, causando dolore e possibili danni alle radici nervose. La diagnosi si basa su valutazione medica, imaging come TC o MRI, e talvolta EMG. Il trattamento può variare da metodi conservativi, come riposo e farmaci, a terapie mini-invasive e chirurgia, a seconda della gravità.

Ernia discale

Cos’è l’ernia del disco

L'ernia del disco o ernia discale è una condizione medica in cui il nucleo interno del disco intervertebrale, che si trova cioè tra le vertebre, fuoriesce attraverso un'area di debolezza del disco stesso, verso il canale spinale. Ciò può causare dolore locale (lombalgia o cervicalgia), e danni alle radici nervose vicine (dolore irradiato al braccio o alla gamba). Il danno nervoso è frequentemente reversibile, ma in rari casi può essere permanente, con deficit del moviemento o della sensibilità. L'ernia del disco è più comune nella zona lombare della colonna vertebrale (ernia del disco lombare), ma può anche verificarsi nella zona cervicale (ernia del disco cervicale).

Come si diagnostica un’ernia discale

La diagnosi di ernia del disco di solito inizia con una valutazione medica e un esame fisico per determinare i sintomi e la gravità della condizione. Il medico potrebbe eseguire anche una serie di test diagnostici, tra cui:

Radiografia: questo esame utilizza raggi X per creare immagini della colonna vertebrale e delle vertebre. Poco utilizzato, non permette di visualizzare il disco.

Tomografia computerizzata (TC): questo esame utilizza una serie di raggi X per creare immagini trasversali della colonna vertebrale.

Risonanza magnetica (MRI): questo esame utilizza un campo magnetico e onde radio per creare immagini dettagliate della colonna vertebrale e dei tessuti circostanti. E’ l’esame più informativo.

Elettromiografia (EMG): questo test valuta la funzione muscolare e nervosa delle radici nervose.

Come si cura un’ernia discale?

Il trattamento dell'ernia del disco dipende dalla gravità dei sintomi e dalla localizzazione della lesione. La maggior parte dei casi può essere gestita con una combinazione di riposo, farmaci per il dolore e l'infiammazione, oltre a modifiche dello stile di vita come l'esercizio fisico regolare e la correzione della postura. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere la parte del disco erniato o per riparare la lesione.

Esistono dei farmaci specifici per l’ernia discale?

Non esistono farmaci specifici per l’ernia discale. Vengono utilizzati analgesici, steroidi (cortisone) per ridurre il dolore nell’attesa che l’ernia guarisca in modo spontaneo. 

Quando è indicata la chirurgia?

L’opportunità di un intervento va discussa con un neurochirurgo o chirurgo vertebrale. Non è possibile dare una indicazione generale, perché molto dipende dal paziente, e dalle alterazioni degenerative associate. E’ raro infatti che un’ernia discale si presenti isolata, senza altre alterazioni di accompagnamento (osteofiti, canale stretto, ipertrofia dei legamenti, degenerazioni a molteplici livelli), il che implica interventi più complessi della semplice asportazione dell’ernia.

Che spazio hanno le terapie mini-invasive?

In generale, le terapie mini-invasive si collocano a metà strada tra la terapia medica (riposo, analgesici) e la terapia chirurgica. La terapia mini-invasiva più utilizzata è l’iniezione di cortisonici vicino all’ernia, dove questa comprime la radice. La procedura prevede l'iniezione di una soluzione contenente steroidi direttamente nella zona vicino alla radice nervosa compressa. Questa soluzione può contenere anche anestetici locali per alleviare il dolore.

L'obiettivo principale dell'infiltrazione periradicolare con steroidi è ridurre l'infiammazione e il gonfiore attorno alla radice nervosa compressa, alleviando così il dolore e altri sintomi associati alla sciatica. Questo perché a volte, il dolore e la compressione della radice nervosa vanno a generare un circolo vizioso di dolore-infiammazione-edema(gonfiore) che il cortisone può interrompere. Il pregio maggiore di queste terapie è che hanno controindicazioni e rischi minimi, fronte ad una buona percentuale di successi. E’ una procedura ambulatoriale, e la maggior parte dei pazienti può riprendere le normali attività entro poche ore. Il beneficio si sviluppa solitamente in qualche giorno..

Che differenza c’è tra una peridurale antalgica ed una iniezione foraminale TC-guidata?

La differenza è nella maggior precisione della procedura sotto guida TC. Il resto - farmaci utilizzati, indicazioni – sono le stesse. 

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