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Gli aneurismi cerebrali e le malformazioni vascolari, dalla dilatazione di un'arteria cerebrale a malformazioni più complesse, possono avere conseguenze gravi; il trattamento è complesso, e presuppone un'attenta valutazione dei rischi della storia naturale e degli interventi. La via endovascolare è la prima scelta in molte di queste patologie.

Aneurisma e malformazioni vascolari

Cos’è un aneurisma delle arterie cerebrali?

L’aneurisma è una dilatazione di una arteria cerebrale, su un punto di debolezza parete dell'arteria stessa. 

Come si forma un aneurisma?

Le cause che portano alla formazione di un aneurisma cerebrale non sono ancora completamente note. L'ipotesi prevalente è che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali. Questa debolezza può essere presente sin dalla nascita o può svilupparsi nel corso della vita; rappresentano fattori di rischio l’età, l'ipertensione arteriosa, l'aterosclerosi o l'uso di droghe, anche se la maggior parte degli aneurismi si sviluppano in soggetti per altro sani.

Chi è maggiormente affetto da un aneurisma cerebrale?

Gli aneurismi cerebrali sono più comuni negli adulti di età compresa tra i 30 e i 60 anni e sono più frequenti nelle donne rispetto agli uomini, più rari in giovane età. Gli aneurismi cerebrali possono colpire qualunque arteria del cervello, ma si sviluppano più di frequente in corrispondenza delle biforcazioni, in particolare sulla cerebrale anteriore e sulla carotide. 

Quali sono i sintomi di un aneurisma cerebrale?

L’aneurisma è solitamente asintomatico, per cui, in assenza di emorragia, la diagnosi è nella maggior parte del tutto casuale. Si trova cioè un aneurisma nel corso di indagini eseguite per altri motivi. Le tecniche diagnostiche più utilizzate includono la TC e la RM, con sequenze angiografiche (Angio-TC ed angio-RM). In alcuni casi, può essere necessario un esame di imaging più invasivo, come l'angiografia cerebrale, per visualizzare l'aneurisma cerebrale con maggiore dettaglio. Questo esame prevede l'inserimento di un catetere attraverso un'arteria e iniettare un mezzo di contrasto, che evidenzia l'aneurisma cerebrale sulle immagini radiografiche. L'angiografia cerebrale può fornire informazioni importanti sulla posizione, le dimensioni e la forma dell'aneurisma cerebrale e può aiutare a decidere il trattamento più appropriato.

il problema maggiore che la scoperta casuale di un aneurisma genera è la scelta se sia il caso di trattarlo oppure semplicemente monitorarlo. La scelta è basata su parametri statistici, su probabilità di emorragie e sulle caratteristiche del singolo paziente. 

Quali sono le conseguenze della rottura di un aneurisma cerebrale?

La rottura di un aneurisma causa una emorragia, può causare danni permanenti al cervello e può essere fatale. Per questo motivo, la diagnosi e il trattamento tempestivi sono essenziali per migliorare le probabilità di sopravvivenza e di recupero. La diagnosi dell'emorragia subaracnoidea viene effettuata mediante una serie di esami, in particolare la tomografia computerizzata (TC).

Il trattamento dell'emorragia subaracnoidea dipende dalla gravità del caso e dalla posizione dell'aneurisma cerebrale. In alcuni casi, l'aneurisma cerebrale può essere trattato mediante la chirurgia, che prevede l’esclusione dell'aneurisma e la riparazione della parete dell'arteria. In altri casi, l'aneurisma cerebrale può essere trattato mediante un intervento endovascolare, che prevede l'inserimento di un catetere attraverso un'arteria per raggiungere l'aneurisma cerebrale ed occluderlo dall’interno.

La prognosi dipende dalla gravità dell'emorragia subaracnoidea e dal livello di danni al cervello causati dall'emorragia. In alcuni casi, i pazienti possono recuperare completamente, mentre in altri casi, possono rimanere con disabilità permanenti o possono morire a causa dell'emorragia.

Come si cura un aneurisma cerebrale?

Per evitare il sanguinamento – o il ri-sanguinamento, l’aneurisma deve essere scluso dal circolo. Esistono due tecniche, la chirurgia, e l’occlusione endovascolare. Con la chirurgia, una clip metallica viene posizionata a “strozzare” la sacca all’origine dal vaso; con i trattamenti endovascolari, l’ aneurisma cerebrale può essere occluso con una serie di materiali che vanno dalle spirali di platino, a piccoli plug endo sacculari, a stent più o meno complessi posizionati all'interno del vaso parente. Si tratta di tecniche in generale meno invasive dell'aggressione chirurgica diretta, ma che in ogni caso, analogamente alla chirurgica,  comportano un inevitabile rischio di danni cerebrali permanenti. Nel caso di aneurismi rotti, il rischio di ri-sanguinamento è moto elevato, e l’intervento è quasi sempre indicato; nel caso di aneurismi non rotti, scoperti per caso, il rischio dell’intervento.
va bilanciato con il rischio di rottura.

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Intervento per aneurisma celebrale

- Testimonianze -

F. Scavarda, Torino

“Ancora una volta devo esprimere la mia riconoscenza al reparto di neuroradiologia dell'ospedale Molinette di Torino. Mi è stato trattato un aneurisma cerebrale con intervento endovascolare dall'equipe del prof. Bergui Mauro, dopo l'angiografia già precedentemente segnalata. Intervento effettuato il 10/10/2011 con inserimento di spirali e stent della durata di ben 6/ore. Tutto per il momento risulta nella norma ed io mi sento un miracolato. Colgo l'occasione per ringraziare in primis il Prof. Bergui Mauro e tutta la sua Equipe..”

R. Arione, Alba

“Chi salva una vita salva il mondo intero" (Talmud)

Emma Chigo

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