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IPOTENSIONE LIQUORALE

Cos’è l’ipotensione liquorale?

L'ipotensione liquorale spontanea, anche nota come sindrome da ipotensione liquorale, è una condizione medica che si verifica quando c'è una perdita di liquido cerebrospinale (CSF) dall'organismo, che porta a una diminuzione della pressione del CSF. Il CSF è un liquido trasparente e incolore che circonda il cervello e il midollo spinale, proteggendoli dagli urti e fornendo loro nutrienti e ossigeno.

 

Quali sono le cause dell’ipotensione liquorale?

L'ipotensione liquorale spontanea può essere causata da una lesione della dura madre, la membrana che riveste il cervello e il midollo spinale, oppure da una rottura di un piccolo vaso sanguigno che attraversa la dura madre (fistola veno-liquorale). Questo porta alla fuoriuscita del CSF e alla riduzione della pressione del liquido.

Questa condizione può verificarsi spontaneamente, o a seguito di procedure mediche, come una puntura lombare, un intervento chirurgico alla colonna vertebrale o alla testa.

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Quali sono i sintomi?

I sintomi dell'ipotensione liquorale spontanea possono includere:

• Mal di testa che peggiora quando ci si alza in piedi o quando ci si sforza (cefalea ortostatica)

• Dolore alla schiena o alla nuca

• Nausea e vomito

• Vertigini 

• Problemi di visione o udito

 

Come si diagnostica una ipotensione liquorale?

La diagnosi di ipotensione liquorale spontanea può essere effettuata tramite una risonanza magnetica del cervello o della colonna vertebrale, meglio se con contrasto.

 

Come si cura l’ipotensione liquorale?

Il primo step è la terapia medica (somministrazione di liquidi, farmaci, steroidi, riposo a letto). Se inefficace, si eseguono da uno a tre patch, (iniezione di sangue o colla di fibrina intorno alla dura - patch peridurale), sia "alla cieca" sia mirato, sotto guida radiologica. Si prosegue con la ricerca della lacerazione durale con tecniche diagnostiche invasive (mielografia dinamica) ed a seguire un intervento chirurgico o endovascolare, a seconda della sede di lacerazione.

 

Ma dunque la terapia prima della diagnosi? 

In effetti si, perché è più semplice eseguire un patch che una mielografia dinamica, e spesso il patch è sufficiente.

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Dove trovo altre informazioni?

Esiste un sito di informazione ai pazienti a questo indirizzo

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